venerdì 31 ottobre 2008

Karmian-Karmian

I Karmian sono un quintetto proveniente da Carpi (MO), e ci propongono del sano thrash-core senza compromessi. Il demo omonimo che stò ascoltando è un concentrato di scuola svedese che si mischia con chiari elementi matrice americana, e devo dire fatto in maniera abbastanza autorevole.
Partiamo con Ways of death e ci troviamo subito nella mischia del polverone, song aggressiva in pieno stile The Haunted ..strutturata bene, con bridge( da sottolineare quello al min. 1.24), stop and go,e parti lente messe tutte al punto giusto…il mio pezzo preferito della demo!!
Nader skin rimane sulle stesse coordinate sfruttando più la matrice americana nella composizione, come sempre senza sdegnare la Svezia…avrei curato un po’ di più lo stacco con il cantato pulito..ma nel complesso pezzo strutturato bene.
Silent scream ci porta nei meandri più thrash della band con un intro pieno di groove che sfocia in un riffing di chi è cresciuto “a pane ed At the gates” , con quel pizzico di “Chuck” qua e là…
Passiamo a Welcome warriors e di sicuro ci troviamo nella composizione più speed/slayeriana dei 5 thrasher, con il solo e il bridge di basso chiaramente dediti ad un amore incondizionato verso la Vergine di ferro…
Chiude il lavoro Lethal weapon, pezzo pieno di groove metalcore che sfrutta più mid tempos e progressioni… E portano il sottoscritto a scapocciare!!Veramente un pugno nel basso ventre!!
Anche se ci troviamo di fronte al loro primo lavoro, le idee sono molto chiare, la tecnica è molto più che sufficiente, uniche due pecche a parere mio sono la produzione che a volte non fa giustizia ai ragazzi, e forse il richiamo a “band del genere”, a tratti, molto forte.
Detto questo, il lavoro è un ottimo biglietto da visita per iniziare a fare sul serio!!
Per quanto mi riguarda ora sarei veramente curioso di vederli dal vivo, e appena si presenterà l’occasione non me li farò scappare!!!
Da supportare!!!
7,5
Contatti :
www.myspace.com/karmian
Ulderico “il selvaggio” Amoroso

sabato 25 ottobre 2008

Feline Melinda-Morning Dew


Inutile negarlo, la scena musicale odierna tende a dare poca ragione al detto 'largo ai giovani', in quanto, sebbene alcune band recenti possano annoverare uscite validissime, chi ha qualche anno in più sul groppone tende a sfornare lavori decisamente superiori, come in questo caso.
Questo concentrato esplosivo di metal melodico, spesso venato da inserti hard rock di qualità, porta il nome di 'Morning Dew' ed arriva dai Feline Melinda direttamente dal “remoto” Sud Tirolo, ove nel lontano 1988 venne concepito quel 'The Feline Awaits You' che ancor oggi è ricercatissimo tra i collezionisti e intenditori.
Bisogna ammettere che la My Graveyard Productions, label produttrice di questo terzetto sudtirolese, sembra azzeccarne una dopo l'altra: come molti dei dischi usciti sotto quest'etichetta, questo 'Morning Dew' si preannuncia un lavoro nettamente superiore alla media fin dal primissimo ascolto.
Pezzi relativamente brevi, incisivi e diretti, che talora strizzano l'occhio a inserti più melodici e, perchè no, ruffiani: è questo il punto di forza dei 40 minuti di musica propostici. Ecco quindi che riff potenti e facilmente memorizzabili si mescolando a melodie catchy, amalgamando il tutto con una voce calda e piacevole; in mezzo a ciò fanno capolino assoli che non si rivelano affatto fini a se stessi, bensì contribuiscono ad impreziosire il tutto: la classica ciliegina sopra la torta.
Nel complesso, questo disco risulta variegato, ma nient'affatto disomogeneo, riuscendo a passare senza problemi da pezzi più veloci e cattivi a ballads più lente e melodiche. Tra tutti i brani, quelli degni di menzione particolare sono a mio avviso 'Turn me on (cat woman)' e la titletrack 'Morning Dew', che colpiscono l'ascoltatore con la propria immediatezza, e la ri-registrazione della splendida 'If you need me', che a distanza di 20 anni mantiene intatto il proprio fascino.
Se siete amanti del genere, vedete di far vostro questo lavoro!
CONTATTI: http://www.felinemelinda.com/ http://www.myspace.com/felinemelinda
VOTO: 8.5/10

Francesco

Engrown-Ira(EP)

Signore e signori, ecco qua un'altra grande sorpresa italiana!
Nati come cover band dei Metallica si sono evoluti tantissimo e questo secondo demo o primo Ep ci presenta un gruppo dedito a un hardcore con influenze metal/thrash cantato in italiano che mi fa tornare alla mente band storiche come Upside, I.N.S.I.D.I.A. o addirittura il primo demo dei Frastuono!! Feroci pezzi e testi senza fronzoli, si parte con Atroci Vendette cavalcata hardcore eseguita alla grande dalla band romana! Ma è la seguente Brucia dal di Dentro il vero capolavoro della band, ascoltatevi il testo che vi farà bene...soprattutto voi che subite passivamente la società moderna governata da massmedia e cialtroni vari che si insediano al potere, e infatti si parla di cambiare non solo il proprio stato ma anche quello generazionale, che definirei piatto e abulico, GRANDI!
Isterico Disprezzo attesta che non ce n'è per nessuno, hardcore/thrash sparati al massimo con consueto atto di accusa nel testo, tutto condivisibile a mio avviso! Si chiude con Kamikaze, altro pezzo tirato al massimo, se la resa live è la stessa siamo di fronte a un act davvero spettacolare! Concludo dicendo che siamo di fronte all'ennesima dimostrazione che in Italia le qualità ce ne sono tante, manca la voglia di investire su gruppi simili!! Tutti i brani li trovate sul loro space
http://www.myspace.com/engrown

Voto 8.5/10

Klaus P.

Formazione:
Andrea "Aner" Pascolini - Vocals Dino Becaj - Guitar Valerio Terrosu - Guitar Stefano "Polacco" Lupi - Bass Carlo Usai - drums

venerdì 24 ottobre 2008

Play list by Klaus

Ecco al momento i miei cd preferiti di metal tricolore!!
1) Deadly Tide-Smoke and Mirrors
2)Die Silently-Fabrications of Darkness
3)Knife-The Gloomy Side of Things
4) Tsubo-Anus Mundi
5)Lahmia-Forget Every Sunrise
6)Luanvinika-Frames
7)Re-Creation-Apocalypse
8)Engrown-Ira

domenica 19 ottobre 2008

T-Mule-Rejecting(Demo)


La band T-Mule nasce nell’ottobre 2006 grazie al chitarrista Teo e al cantante Mattia, purtroppo però per quasi un anno la band è costretta a lavorare senza un bassista ma la voglia di andare avanti e la passione per la musica fanno sì che nonostante questa difficoltà i membri della band riescano a comporre, a mandare avanti il loro progetto e ad esibirsi live con altri gruppi della zona padovana (tra cui: Lemonshark, Death Shadow, Stubs, eccetera).
Nel settembre 2007 purtroppo il batterista deve lasciare la band per motivi personali e i T-Mule restano in quattro…fortunatamente dopo circa due mesi la ricerca di un bassista ha finalmente termine e nonostante la mancanza di un batterista (fondamentale in ogni band metal) i T-Mule stendono nuovo materiale grazie anche all’aiuto delle basi di batteria campionata. Anche se la situazione risulti sfavorevole i T-Mule partecipano a un evento locale nel Giugno 2008 e registrano il loro primo demo “REJECTING” con la collaborazione dell’amico Atoragon (chitarrista-cantante dei perugini Strider) nei panni di produttore.
Attualmente i T-Mule stanno producendo nuovo materiale per il prossimo demo e stanno cercando un batterista; a fine ottobre la band sarà ospite al Countrystar Pub di Albignasego.
Per quanto riguarda il nome della band vi è una spiegazione ben precisa e abbastanza interessante.
Il nome T-Mule nasce per gioco, la “T” sta per thrash e “mule” (mulo in inglese) è simbolo di strenua resistenza nonostante gli eventi, essendo un animale da soma, e per i membri della band è visto quasi come un vessillo, una sorta di promemoria di tirare fuori il coraggio, resistere, andare avanti e farsi da soli. E’ grazie anche a questo nome che il pubblico si ricorda di loro.
Per conoscere ancora meglio i T-Mule è necessario ascoltare i loro pezzi ( MULE PRIDE; LINE OF PERSECUTION; GAIA)…sono una band thrash-death anche se nei loro pezzi si possono notare sonorità del post thrash, stile groove metal con accenni a sonorità ritmiche e toni tipicamente "texani" nello stile Black Label Society ricordando anche i vecchi Grave Digger…i pezzi risultano musicalmente ben prodotti con un buon gusto nella scelta dei suoni e del groove di effetti…il cantato calza molto bene con le chitarre.
Voto 7/10
Thrasher Lady

sabato 18 ottobre 2008

Die Silently-Fabrication of Darkness

La band friulana è attiva dal 2002, e dopo vari cambi di formazione e momenti bui riesce ad arrivare all'agognato debut album! Undici pezzi riconducibili a gruppi come Dark Tranquillity o a certe cose del thrash anni '80 tipo Testament o Megadeth. Si parte con "Die silently" pezzo introduttivo e sperimentale, la seguente"Angels' pain" mi ricorda invece nella voce del cantante Simone Carlin i nostri Broken Glazz indimenticata band, dato l'accostamento al loro cantante Ivan Appino, escluso ovviamente le parti growl di cui Simone fa ampio uso, ma mai in modo fastidioso! "Against the Fire" più in stile death melodico è uno dei pezzi migliori del cd, un cattivo speed metal ben suonato dove Angelo Roccagli membro fondatore della band fa la parte del leone(ricordo che ha suonato sia le parti di chitarra che di basso) dimostrando enorme tecnica. Pelo nell'uovo a mio avviso un suono non dei migliori, ma sapete io ricerco sempre il max nelle produzioni cosa non facile qui in Italia."Different Games" ha un inizio in stile Metallica ma comincia a denotare anche una certa ripetività di fondo, soprattutto per la lunghezza dei brani che a mio avviso un pò scorciati avrebbero avuto una migliore resa anche live! "Black Rain" cambia di nuovo tema musicale sfiorando l'epic metal, dimostrando che le idee alla band non mancano, si tratta solo di capire bene in quale direzione andare. "The Black Simphony of Death" è invece secondo me il capolavoro di tutto il cd, un brano acustico veramente bello che lascia profonde emozioni a chi lo ascolta, sicuramente a me! "Nightfall of a Dark Child" ci riporta invece al death-speed-thrash tanto caro alla band che in alcuni passaggi mi continua a ricordare i Broken Glazz, questo brano tra l'altro dà il via a un mini concept che ci porterà fino alla conclusiva "Atmosfear" che è stata scritta in collaborazione col gruppo degli All My Faith Lost che sinceramente non conosco. I brani in questione nel miniconcept sono "White Saviour!, "Sacred Lady of Sacrifice" molto melodica e dark all'inizio,poi speed e tecnicamente sperimentale. "Living Coven" fa da preludio alla finale già detta "Atmosfear" pezzo che esula dal contesto dell'album e che potrebbe non piacere molto a chi fino ad ora ha ascoltato i pezzi. Cosa dire, tante idee, tanta carne al fuoco, sicuramente buona tecnica, ma pezzi forse un pò troppo lunghi e una produzione non eccelsa ne minano il giudizio finale, ciò non toglie che comunque ci siano le potenzialità per un futuro radioso, specialmente se verrà trovata stabilità alla formazione!
Voto 6,5/10

Klaus P.

Per contatti:
www.myspace.com/officialdiesilently

ITALIA DI METALLO SUPPORTA

ITALIA DI METALLO SUPPORTA


venerdì 17 ottobre 2008

Blaze Of Hate – The Human Sunset


I Blaze of hate sono un trio ( attualmente sono un duo perchè alla ricerca di un picchiatore di pelli ) che ci propongono del malato thrash primordiale con stampo tipicamente teutonico.
The Human Sunset ci presenta sei song e subito si parte con Salvation in death, riff e drumming che partono all’unisono per martellare i docili timpani dei malcapitati ascoltatori, il cantato di Daniele è un “mix vecchia scuola con la vecchia scuola”…malalatamente old style!!
Shining massacre di matrice tipicamente sodomiana che non rimane piatta all’ascoltatore grazie a dei bridge e a degli stop and go che dal vivo preannunciano il polverone sotto al palco..
Passiamo a Children in Hell che inizia con il basso di Daniele carico di flanger, batteria e go..pugno in faccia!! Abbiamo una prima parte da headbanging che sfocia con un buon bridge in un giro più old death style..Marco è preciso e i suoi tappeti sono trascinanti.
Unceasing war inizia con un giro death ossessivo di matrice americana per sfociare in un riff slayeriano..è il pezzo con i maggiori richiami al death anni 90…ma sul bridge del ritornello ritorniamo nelle nere foreste teutoniche.
In Riff from hell sentiamo la matrice più heavy-speed , ma che logicamente è immersa come contorno allo spirito thrascione dei tre.
Chiude il lavoro una cover dei compianti Death : Evil Dead suonata lievemente più veloce con grinta più thrash e devo dire anche un po’ sporca di esecuzione..
Tutto il lavoro chitarristico avrebbe dovuto avere maggiore accortezza di pulizia di tocco, è vero che suonato in questo modo il disco può sembrare molto più accostabile alla vecchia scuola ma a parer mio sembra eccessivo.
Questo lo si deduce dalla maggior pulizia ed esecuzione dei soli , che devo dire, hanno il loro perché di esecuzione..
Complessivamente (anche se la produzione non è il top) è un buon lavoro quello presentatoci dai tre ragazzi di Verona…per gli amanti di dischi come : Sentence of death, Infernal overkill e Obsessed by cruelty .

6,5

Ulderico “il selvaggio” Amoroso

lunedì 13 ottobre 2008

Travma-demo 2006


Risale al 2006 questo demo dei pugliesi Travma. Si tratta di un death metal con spunti thrash old school, attivi sin dal 2004 hanno subito vari cambi di formazione e stop che ne hanno minato quasi l'esistenza, ma notizie recenti li danno pronti al come back! Il demo parte con" Death metal against the world" che ci porta subito al sodo, stacchi veloci e potenti, rabbia in corpo in puro death style! La successiva "Evil Potion" ha influenze più thrash ma non cala il tono di velocità, a tratti nei solos ricordano qualcosa dei maestri Slayer! La terza "City of Massacre" nonostante un inizio più melodico sfocia nella solita rabbia death ma molto tecnica! "Symphony of blasphemy" è ancora più decisa e potente, stile anni '80 un vero cazzotto in faccia! Per me il brano migliore e con una produzione un tantino migliore non sfigurerebbe in qualche compilation internazionale! Spero che il nuovo prodotto in arrivo accolga la mia richiesta:) La conclusiva "Agony in putrefaction" segue le coordinate precedenti, rabbia , violenza e tanta tecnica applicata al genere! Un buon prodotto che a 2 anni di distanza fa sperare in qualcosa di ancora più valido in arrivo!
voto 6,5/10

Klaus P.

Per contatti:
www.myspace.com/symphonyoftravma

venerdì 10 ottobre 2008

Bifrost-Ambivalence(demo)


Il ponte dell'arcobaleno,che unisce la terra alla dimora degli dei. A metà tra l'aggressività del metal e le melodie sognanti del rock progressive e psichedelico, ci sono Bifrost. Band che nasce nel 2004 con sonorità del tutto eclettiche. La prima Demo del gruppo è "Ambivalence" un semi concept sulle ambiguità del nostro mondo. Ad aprire la demo è l'intro "Red Mullius", che conduce al brano omonimo dell'album "Ambivalence". Traccia che si apre con sonorità potenti aggressive tipiche del death per poi sfociare in una ballata dalle sonorità psicheliche. Poi c'è "Drops", che rimanda subito al progressive anni 70, di un fascino e particolarità non comune. "Ground Dasher", la quarta traccia, è forse quella che più rappresenta i Bifrost. Raccoglie tutte la vera essenza di questo gruppo, la loro capacità di combinare e fondere sonorità differenti e riuscire a creare un prodotto particolare, che a mio parere,merita attenzione. Infine, la demo si conclude con "Dreadad waves" che riprende suoni duri ma che allo stesso tempo si combinano con sonorità più acustiche e dolci. Insomma, è una demo che vale la pena di essere ascoltata. Anche se ancora un po acerbi in alcuni punti, promettono molto bene.

voto 7/10

Giovanna Del Gatto

giovedì 9 ottobre 2008

Knyght-Destination Unknown


Provengono da Roma i Knyght band giovanissima, ma già attiva dal 2002 e con un altro demo già vecchio di 2 anni,e varie registrazioni più o meno amatoriali. La iniziale Stop me denota la tendenza a un hard-rock in stile Bon Jovi, cosa tra l'altro molto ben evidenziata nel my space della band! Tommy il cantante è un pò acerbo ma con una grande carica che può solo farlo migliorare, la registrazione non è il massimo essendo la voce un pò a coprire tutto il resto, ma il brano si fa ascoltare con piacere! La seguente Neverland è una versione aggiornata di un brano del passato, la matrice è prettamente americana, quasi A.O.R. de luxe un pezzo che potrebbe fare da colonna sonora a un futuro High School Music e non suoni offensivo il paragone! Infatti più che una band romana sembrano usciti dalla california, The Believer è anch'esso una brano riedito, all'epoca dell'uscita fu un gran successo su internet.. se devo dire la mia considerando che risale al 2005 e l'età media della band era sui 17/18 anni è un pezzo notevole, e non nego ,scandalizzando chi mi conosce, che ce l'ho in testa da almeno 2 settimane! Ascoltatelo e capirete perchè, magari in compagnia della vostra amata/o! I'll live in your shadow prosegue nello stile degli altri, confermando che se sapranno lavorare bene(notizia di questi giorni che registreranno un nuovo demo ad Amburgo sotto l'egida di un grosso nome) potranno arrivare molto lontano! Si chiude con la title track, inizio di piano che mi ricorda qualcosa degli America(chi se li ricorda?), anche questo non faticherà a entrarvi in testa, e vi troverete a canticchiarlo in ogni momento della giornata! Chiamatelo come volete, AOR, hard rock, pop metal, ma se lo ascoltate questo demo vi si conficcherà nel cervello e poco conta per ora la qualità complessiva, con l'età e la volontà potranno migliorare e noi li attendiamo al varco, per ora promossi!
Voto 7.5/10
Klaus P.

Tommy – Voce e seconda chitarra
Olly – Chitarra solista e seconda voce
Dario – Basso e Cori
The Doc – Tastiere
Paolo –Batteria

http://www.knyghtband.com/
www.myspace.com/knyghtband

CONTIENE CONCERTO DI MARZO CON SMIRNOFF...INTERVISTE CON VECCHI E NUOVI MEMBRI..SPEZZONI DELLA BAND A CHICAGO..E MOOLTOO ALTRO!!!

lunedì 6 ottobre 2008

Lacerater-Nessun urlo nell'ombra

Lacerater – Nessun urlo nell’ombra
Questo combo bolognese attivo dal 2002 ci propone un ep di sano brutal death cantato completamente in italiano e influenzato a tratti da sfuriate grindcore.
L’ep presenta quattro tracce , e si parte subito con un pugno brutal grind : O.s.s.a. .
Inizia con un calzante riff core che sfocia immediatamente in un assalto frontale grind..da sottolineare un paio di bridge svedesi che portano l’ascoltatore a scapocciare in maniera ossessiva!!
Proseguiamo con Nato Morto , che parte con un riff a tratti più thrash .. ma subito i cinque ci riportano nel loro mondo gore..Forse la sfuriata di mezzo è un po’ caotica e poteva essere meglio arrangiata..
W.H 22 è una song dai sapori più brutal death , ci fa ascoltare un paio di riff veramente notevoli di chiara matrice americana , il tutto in un drumming sudato, esasperato, malsano…a mio parere il pezzo più bello dell’ep!!
Traccia finale di questo promo è (L’odore del)Sangue..un altro pugno nello stomaco di puro e sano brutal death. Ci presenta parti in stop’n’go, riff “spezzati a tratti” con venature tipicamente più “studiate”,drumming preciso e malato …da pogo impazzito!!
Fondamentalmente un buon lavoro questo “Nessun urlo nell’ombra” ,suonato sicuramente bene , e prodotto anche discretamente, se non fosse per le linee di cantato che a parer mio risultano un po’ basse di volume rispetto a tutti gli altri strumenti…DA SUPPORTARE!!
www.lacerater.com
http://www.myspace.com/lacerater
7,5
Ulderico “il selvaggio” Amoroso

domenica 5 ottobre 2008

Strider-Gearheart



STRIDER- GEARHEART (2007)
Nel 2007 gli Strider, quintetto perugino, approdano al primo full-lenght Gearheart, che segue una demo e un Ep, rispettivamente del 2003 e del 2005.
Questo lavoro può essere definito un concept album, in quanto i primi 7 brani (su un totale di 9) vanno a comporre il 'Gearheart Concept', fondato sull'anima e sui diversi sentimenti umani; il booklet contiene, oltre a tutti i testi, un'esauriente spiegazione del filo conduttore che lega le song.
La musica proposta è senza dubbio molto particolare, mescolando ritmiche fuoriose tipicamente thrash/death e momenti melodici in cui la tastiera la fa da padrona; il tutto amalgamato grazie ad un'impostazione metal piuttosto classica. Spesso le melodie e i riff potenti ed “ignoranti” non sono momenti separati, ma si sovrappongono in un particolare connubio: non è raro sentire un'armoniosa tastiera stagliarsi sopra ritmiche furiose ed aggressive.
È proprio su questo 'connubio' che si giocano le sorti del disco, sorti in verità un poco alterne. Difatti in alcuni pezzi i vari strumenti risultano dosati alla perfezione, come ad esempio in Skinless (secondo me il brano migliore del lotto, non a caso scelto come singolo per usi promozionali) e in Eternal Secondcomer (anch'esso singolo promozionale), song piuttosto cattiva in cui son presenti anche ottime parti di voce growl, e dotata di un breve riuscitissimo intermezzo pacato e melodico; tra gli episodi migliori si annovera anche 'Green Eyes', slegata dal 'Gearheart Concept'.
In altri brani, invece, l'utilizzo della tastiera risulta un tantino eccessivo rispetto alle ritmiche molto “thrashose”, laddove un indirizzo più cattivo e meno melodico avrebbe a mio avviso giovato al risultato finale.
Traendo le conclusioni, ci troviamo di fronte ad una band tecnicamente matura, la cui unica pecca di un certo rilievo è l'assenza di una direzione compositiva nitida e ben definita che fa apparire vagamente disomogeneo il lavoro nella sua interezza. L'impressione finale, nonostante questo appunto, è positiva; una nota di merito va anche all'artwork.
VOTO: 7-/10

Francesco
Contatti: http://www.stridermetal.com/ (sito in costruzione); http://www.myspace.com/stridermetal

sabato 4 ottobre 2008

Knife-The Gloomy Side of Things


Vengono da Padova i Knife e nulla hanno da invidiare alle band di oltreoceano!
Un concentrato di potenza e rabbia che sin dalla iniziale(dopo l'intro) Divine fa capire che non ce n'è per nessuno! Si passa dal Thrash simil Sepultura agli Slipknot ai nostrani Linea 77, ma non pensate che sia una band senza idee, ne ha e molte, e le traduce in una produzione eccellente! Ascoltatevi Infected Molester e non ditemi che restate fermi , ma sicuramente inizierete a saltare per la vostra stanza! Wild Fear ad esempio ha un inizio quasi western per poi colpire e sfornare riff pesanti. Riempito di niente è l'unico brano cantato in madre lingua, crossover allo stato puro ma che potrebbe trovare riscontro se le radio italiane non fossero vendute al più bieco business delle major! Tutti gli altri brani si assestano su un livello decisamente alto, sia per la tecnica dei nostri che per l'ottima resa sonora, General Hate è comunque il mio preferito per la sua violenza e velocità! Non resta che vederli live per apprezzare completamente le loro doti!
Promossi!!
Voto 7,5/10

Klaus P.
Line up:Samu Venturini (Guitars & Vocals) Theo Milani (Lead Guitars - Backing Vocals) Soliman Biolo (Bass Guitar) Marco Violato (Drums) Tony Hard-ina (Synth/Samples - Backing Vocals)
Contatti:myspace.com/knifeworld

giovedì 2 ottobre 2008

Paylist by Klaus

I più ascoltati dal direttore:
1-Re-creation-Apocalypse
2-Deadly Tide-Smoke and Mirrors
3-Luanvinika-Frames
4-Nera Luce-Nera Luce
5-The Aestetich project-What women...
6-Knife-The Gloomy Side of Things
7-Lahmia-Forget Every Sunrise
8-3rd Room-Frame Of Mind
9-Fingernails-Destroy Western World
10-Knyght-Destination Unknow