lunedì 29 settembre 2008

Nera Luce-Nera Luce

Nascono nel 2002 i catanzaresi Nera Luce, e da allora ne hanno fatta di strada, specialmente live accompagnando diversi artisti di fama nazionale e non. Il genere proposto è hard rock/grunge con tracce metal, il tutto cantato in italiano. La iniziale Insidie fa subito intuire di che pasta son fatti, splendidi assoli, voce potente, e indubbie qualità di ognuno, accompagnate da testi mai banali! La successiva Giuda è un potente hard rock che si insinuerà nelle vostre menti a lungo.
Luna Piena invece è una ballata in stile rock italiano anni '70, con venature prog di alta qualità e un elogio và ai chitarristi Danilo Spanò e Danilo Ferragina, molto bravi!
Abbiamo poi Apnea part 1 & 2 dove la band sperimenta sonorità diverse con inserti massicci di tastiere ,sempre con classe e qualità. L'infinita danza ci riporta ad un hard rock tirato e senza fronzoli che farà scuotere le vostre teste in sede live! AbraCalabria è un atto di accusa verso la loro terra in mano a gente senza scrupoli e invita a rialzare la testa, il testo più bello dell'intero album e una prestazione vocale di tutto riguardo da parte di Luigi Persamperi!! Come invita a squotersi dal torpore dettato dai media la successiva Telecomandati, testi e suoni incazzati come detta il verbo dell'hard rock! Sane bugie non aggiunge molto di più a ciò che ho già detto, mentre Semplice è una ballata struggente che mi ricorda qualcosa dei Cappanera(r.i.p.), si chiude con la title track Nera Luce che inizia molto intima e poi si apre al rock in evidente tributo agli Zep! Vi ricordo che il basso è suonato da Giuseppe Bisurgi, per le altre informazioni vi rimando al link qui sotto. Chiudo con la frase da loro scritta sul retro cd.. "dalle ceneri delle sofferenze e delle difficoltà prendono vita i migliori trionfi" Complimenti ragazzi, ve li meritate dopo tanta gavetta!!
Voto 8,5/10

Klaus P.

Contatti:
http://www.myspace.com/neraluceband

lunedì 22 settembre 2008

Murder Therapy-The Therapy


Grazie all'annucio affisso in un negozio di musica di Bologna, nascono i Muder Tharapy. Incisivi,schizzofrenici,oscuri. Con la loro musica rinnegano ogni tipo di melodia,per affondare le loro radici nel death metal più puro di stampo americano. Innegabili sono le influnze da parte di mostri sacri del genere (Immolation,Morbid angel,etc..) che danno un impronta inequivocabile al loro modo di suonare. Ottima registrazione effettuata nello Studio Dell'Arkano di Altedo che ha permesso al gruppo, alla sua prima incisione,di registrare un ottimo prodotto. Il growl del cantante Riccardo Meschiari è degno di nota,cupo e profondo quanto basta. La demo "The therapy" è composta da 4 tracce che affrontano tematiche che si spostano dalle memorie di menti folli e devianti (Plainfield Memories e Carving Human Sculptures), alla condanna della morale cristiana (Hidden in Lies) fino al brano The Therapy, il cui testo racchiude l'essenza originale della band, e nel quale l'omicidio e l'esplosione improvvisa di violenza sono rappresentate come una terapia imposta dalla società contemporanea. Demo di tutto di rispetto. Gradita dagli appassionati del genere.

Voto 6.5

Giovanna Del Gatto

TSUBO-Anus mundi


Dopo il promo del 2005 in cui c'erano le mitiche "Zozza" e "Silohuette",escono sulla storica Soa records gli agropontini TSUBO, con queste 7 tracce che rimarrano impresse nei vostri timpani, ammesso che ne escano indenni dall'ascolto! Puro e violento grind come non sentivo da secoli, li accosterei ai primissimi Napalm Death, Gux basso e voce, Giorgioni chitarra e voce, Fasano chitarra e Thrasher Demo alla batteria vi condurrano sin dalla iniziale "Ladri di vite" in un turbine senza uscita, violenza sonora senza tregua, rabbia che incalza , testi duri di accusa, "Guerra per la pace" ne è un esempio evidente! "Citazioni" trascina l'ascoltatore verso la pazzia i 4 affondano i colpi senza guardarvi in faccia, veramente chi ama queste sonorità ha un prodotto pazzesco tra le mani, c'è veramente tutto, anche la strumentale "Messa.." con cadenza più rivolta al death metal, ma al tempo stesso coinvolgente e che sfocia nella seguente "..In scena" in un apoteosi di suoni e vocals inumane! Il duo finale "Utopismo alla rovescia" e "40/45" sono brani di accusa ad un determinato periodo storico che mai deve essere cancellato dalle nostre menti, per non ricadere in tali errori! Bilancio finale, ancora una volta un grande prodotto italiano!Promossi a pieni voti, BUY OR DIE!!!!!
Voto 9,5/10

Klaus P.

sabato 20 settembre 2008

Lahmia-Forget Every Sunrise


I romani Lahmia nascono nel 2001, dopo qualche cambio di stile e di formazione, arrivano a noi col secondo lavoro dopo "An eternal memory" del 2007 che non ho avuto il piacere di ascoltare. Propongono un death metal melodico di forte impatto, che dovrebbe porli all'attenzione di qualche label, il cd autoprodotto e curatissimo sia nell'artwork che nella produzione stessa si apre con "Nightfall"un pezzo altamente di impatto con il vocal Francesco Amerise subito sugli scudi in un cantato growl davvero eccellente! La successiva "Grinding Dreams" pone in evidenza le notevoli capacità di tutta la band, dalle chitarre di Flavio Gianello e Samuele Piacenti al basso di Corrado Ciaccia alla batteria di Fabio Cesarini, un combo che pur di giovane età farà sicuramente parlare di sè a breve! Le influenze maggiori ci parlano di Dark Tranquillity e In Flames, ma anche qualcosa degli Amon Amarth si intravede, tutto accompagnato da dosi di originalità. "Glass Eyed Child" dopo un inizio acustico sprigiona melodia in dosi elevate sorretta dagli assoli di Flavio, un brano riflessivo e struggente veramente bello! "Game of Sacrifice" parte veloce e diretta come un pugno in faccia sicuramente un brano che mieterà vittime live! Tra l'altro alle backing vocals del brano troviamo Flavio e Corrado, si chiude con "The Last Dance" che più che ultima danza mi auguro sia il lasciapassare al tanto agognato contratto discografico! Sinceramente in giro sento molto più lodate band straniere offrire prodotti molto inferiori, lode quindi ai Lahmia che tengono alto il metallo tricolore! Annotazione finale, acquistate il cd presso la band , scrivete e contattateli a:http://www.myspace.com/lahmia
Voto 8,5/10

Klaus P.

venerdì 19 settembre 2008

In Aevum Agere-From The Depth of Soul

La musica del destino, malinconica e cadenzata. Ma allo stesso tempo melodica ed energica. Riff potenti dal tono epico che accompagnano in atmosfere cupe. Una voce che "de-canta" liriche in latino capaci di condurti negli antri più oscuri dell'anima per poi rinascere dalla stessa. "IN AEVUM AGERE" è il nuovo progetto di Bruno Masulli. Personaggio di grande esperienza,presente oramai sulla scena metal da anni.
La sua carriera si è finora distinta nel nome del power metal ( voce e chitarra degli Annihilationmancer e dei Power Beyond,nonchè ex vocalist dei Marshall),in questa opera troviamo tutta l'oscurità e la struggenza del Doom. IN AEVUM AGERE è sostanzialmente una one-man-band che ha luce molti anni prima con il nome di Dying Illusion Tributo To Candlemass ma solamente nel 2005 prende forma e cambia nome al suo progetto nascente.Dopo aver scritto alcun brani inediti, Bruno Masulli, registra da solo l'intera demo "From The Depth of Soul" e si avvale del lavoro di Marcello D'Anna per quanto riguarda scelta suoni ,registrazioni ed editing.
Le canzoni si assestano tutte su un livello elevato, e ognuna mostra una propria particolarità che la rende unica rispetto dalle altre. Track II (In Aevum Agere) è forse quella più improntata sul doom, ma nella quale non mancano disgressioni power da parte dei potenti riff di chitarra. Atmosfere cupe e inquietanti all'inizio,che sfociano nell'epico prima con le strofe per poi raggiungere l'apice con il ritornello. L'ultima traccia, Vocatio Mistica (Voice of Mind) a mio parere, è quella più coinvolgente. Caratterizzata da un veloce assalto che va ad infrangersi in un break centrale lento ma soprattutto dai suggestivi versi recitati in latino che rimandano ai temi più importanti dell'esistenza umana.
Sono progetti come questi che tengono in vita e danno orgoglio al panorama doom partenopeo,per lo più quasi inesistente. Aspettando nuove produzioni dal sorprendente Bruno Masulli,vi lascio all'ascolto di "From the Depth of Soul" ....dentro l'anima.
voto 8/10
Giovanna Del Gatto

giovedì 18 settembre 2008

Unholy land – Dethrone the light


Questo quartetto bergamasco ci propone un violento black / death metal suonato con cattiveria e precisione molto notevole.
Il nome dell’album è “ Dethrone the light “ e partiamo subito con 1939 in Italy the Exorcism, pezzo che inizia con una sfuriata alla Dissection per poi sfociare in un andante ritmato accompagnato da una voce in stile lirico, per la prima battuta ; il pezzo chiude con un bridge dai sapori progressive per poi ritornare alla sfuriata iniziale.
Passiamo a Ancient realism in flames, traccia più tipicamente black ma con uno stacco maideniano veramente inserito a pennello. Il drumming di Ades è veramente violento e preciso ed accompagna in modo eccellente il riffing.
Arriva il turno di Dethrone the light che apre con un intro dai “vecchi ricordi” per catapultarci in sonorità infernali ed apocalittiche. Pezzo che alterna violenza a parti più cadenzate con, un passaggio di doppie voci molto intrigante. Pezzo da pogo violento!
Infernal fall è un macigno black metal , il riffing delle due asce è preciso e malato..caratteristica dei quattro è non rimanere piatti e alternare le sfuriate a dei bridge che presentano molto gusto musicale.
Philosopy of christian’s existence parte con un drumming cavalcato che sfocia nella violenza oramai diventato biglietto da visita dei quattro bergamaschi. Traccia che a metà ascolto ci fa assaporare un bridge thrash death veramente bello.
Requiem for god, “preghiera” che presenta un riffing più malinconico accompagnato dal solito instancabile drumming..traccia dai sapori black doom..
Con The obscure legend of Gonzaga’s fort torniamo al muro sonoro che alterna violenza a parti più tipicamente death svedesi..il riffing di questa traccia è degno di nota e presenta arrangiamenti molto belli.
Chiude l’album Total eclipse of blasphemy , violento pugno nei denti che alterna micidiali parti a bridge melodici..I nostri ci accompagnano alla fine del loro lavoro con la parte più tirata dell’album accompagnata da un screaming violento e malinconico…
Buon lavoro complessivamente suonato con la precisione e la cattiveria giusta per il genere…uniche pecche, a parere del sottoscritto, sono la voce che rimane abbastanza piatta di tonalità in tutti e 36 i minuti, e inoltre avrei curato un po’ di più gli arrangiamenti di chitarra.
Comunque ci troviamo di fronte ad una band molto valida, ed hanno il mio in bocca al lupo per tutto!!

7,5

Ulderico “il selvaggio” Amoroso

domenica 14 settembre 2008

3rd ROOM- Frame of mind


A quasi 2 anni di distanza dall'uscita di questo ep mi accingo a recensire la band romana, premettiamo che è composta da RoberthK ex membro co-fondatore dei Theatre des Vampires e degli VII arcano, da Khay Lenitas ex Imperat Lenitas, da Mr Montagna attuale membro degli Vii arcano e da Aeshla dei Promatheus unbound. La musica proposta è un connubbio tra rock, classica e metal con venature gothic, piacevole e facilmente assimilabile. Si parte con Falling Leaf atmosfere classiche su basi metal, dove eccelle Khay alla voce accompagnata da tutta la band in un pezzo raffinato e godibile, quello che non si capisce è perchè band cosi valide in Italia abbiano scarso seguito e all'estero si esibiscano davanti a 4.000 persone come è accaduto loro in Romania! L aseguente Poison n 5 ha un inizio quasi elettronico per poi seguire gli stilemi del brano precedente, molto belle le parti orchestrali e di piano eseguite da RoberthK il vero guru della band!La successiva In my room è il pezzo forte dell'ep dove Khay dà il meglio di sè alla voce, e tutta la band esprime le enormi potenzialità! Davvero un gran bel brano che ci trascina in atmosfere sognanti e romantiche a modo loro. La conclusiva Inside a lie conferma quanto di buono già detto, vorrei aggiungere che c'è anche molta originalità nei pezzi, cosa non facile al giorno d'oggi, a questo punto non resta che aspettare la prova su lunga durata che dovrebbe esser pronta per fine autunno, momento in cui la band intraprenderà un lungo tour inglese, paese in cui son molto apprezzati!!
Voto 7/10

Klaus P.

sabato 13 settembre 2008

Mourning star-Mourning star

MOURNING STAR- MOURNING STAR (2006)

Tracklist:

-Race Of Winners

-Mark Of Beast

-Last Prayer

-Mourning Star

I Mourning Star, quintetto proveniente dalla capitale, calcano le scene da ormai una decina d'anni; risale al 2006 questo omonimo EP 'Mourning Star'.Si tratta di quattro pezzi, piuttosto brevi e diretti (solo uno supera i 5 minuti di durata), e privi di troppi fronzoli, come da miglior tradizione del caro vecchio heavy metal.Per l'appunto, la musica proposta è un heavy metal tendenzialmente molto classico, con riff potenti ed orecchiabili supportati da valide cavalcate di basso. Nel complesso, le melodie tradiscono qua e la influenze della band: Iron Maiden (ad esempio, il riff iniziale di 'Race Of Winners' li ricorda tantisssimo) e, nei momenti più serrati, Iced Earth.Tutte le song seguono più o meno la stessa linea generale, senza introdurre elementi particolarmente innovativi; ciò può non essere un male, in quanto il punto di forza del gruppo è proprio questa stretta correlazione con quelli che possiamo definire i "modelli classici".Buona anche la tecnica dei singoli: il vocalist è dotato di una buona capacità di spaziare sulle varie tonalità, e fa un ottimo lavoro anche nei momenti più pacati e melodici (come la parte centrale di 'Last Prayer'); la sezione ritmica è solida e ben affiatata e le chitarre sfoggiano il proprio estro negli ottimi solos presenti.A voler dirla tutta, talora le linee vocali non convincono appieno, risultando un tantino troppo aggressive per la proposta dei nostri, come ad esempio nella prima parte della già citata 'Race Of Winners'.Per concludere, sicuramente un prodotto valido, che non aggiunge però nulla ad un genere in cui sono veramente poche le band che hanno ancora qualcosa di nuovo da dire. Tutto sommato, comunque, l'ascolto della musica contenuta in questi quattro pezzi risulta sicuramente piacevole, pertanto la sufficienza ci sta tutta, e anche qualcosina in più.

Voto: 6,5/10

Francesco

Contatti: http://www.myspace.com/mourningstarrulez ; http://mourningstar.altervista.org

Bestial Carnage-Demo


Attivi dal 2006 i foggiani(Lucera) Bestial Carnage si pongono all'attenzione dei fans del death metal e non solo con questo 4tracks. Diciamo subito che la produzione non è delle migliori, mentre invece le qualità non mancano, si ispirano alla scuola americana i nostri e si sente non poco, i pezzi son medio lunghi dalla iniziale Bestial Carnage a Master of Sin molto articolata, bellissima per me I kill you, violenti, potenti , senza esclusione di colpi, batteria a martello e growl del cantante impeccabile, nel finale la cover degli Unleashed "Shadows in the deep" che rasenta la perfezione, se non fosse per la cattiva produzione che impasta un pò troppo i suoni il voto sarebbe stato molto più alto. In bocca al lupo a una band che nel genere può fare molta strada!
Voto 6+/10
Klaus P.

Re-Creation - Apocalypse the beginning of the end

Proviene dalla provincia di Perugia(Todi) questa band composta da 5 ragazzi formatasi nel 2004, che si sono autoprodotti un cd davvero bello, metal e classica uniti in un insieme che sprigiona atmosfere quasi horror, ricordando alcune cose dei seminali Death SS prima maniera. Si parte con The beginning of the end e subito si capisce di che pasta son fatti , la seguente Seventh Seal fa capire che forse qualcosa la band deve a Steve e soci, ma sempre con una linea propria, molto bella la voce del cantante, e cupe atmosfere create dalle tastiere fanno gradire il pezzo. La seguente The Knights è una cavalcata metal di altri tempi sorretta alla grande da tutta la band! Apocalypse invece è il mio pezzo preferito del cd, lento incedere e poi via veloci verso l'apocalisse musicale del brano, una lucida follia sonora partorita dalla band, davvero complimenti anche per i cori sul ritornello! Survivors parte lenta quasi doom e cosi resta nella sua lunghezza facendoci sognare ad ogni nota..Black Ruins va ascoltata per capirne la bellezza, resto veramente esterefatto di fronte alla bravura di questo combo, prova che in Italia c'è chi sa veramente fare grande musica!! Fly Higher non è da meno, ed è difficile trovare parole specie per la parte finale un vero pezzo classico.. Woe of tomorrow accellera i ritmi e si rende piacevole all'ascolto, con un refrain che ti entra subito in testa! Si chiude con Apocalypse simphony divisa in 4 parti è una vera e propria sinfonia vincente e da il definitivo lasciapassare verso un contratto che veramente meritano!! Non lasciamoli nel limbo questi ragazzi meritano davvero tanto!!!
Voto 9/10
Klaus P.
Per contatti: http://www.myspace.com/recreationheavymetal



Cruel Criminal

La band ravennate attiva ormai da quasi 15 anni, con vari cambi di line up, offre un cd davvero potente e ben prodotto, perlomeno nei tre pezzi per noi disponibili. Pezzi che dimostrano le indubbie doti tecniche di ognuno dei componenti, e che faranno la felicità delle frange più estreme dei metallari italiani! A me più di tutte è piaciuta "are they coming to a reason" ascoltatela e capirete il motivo..Un misto black-death-thrash di indubbio valore, non resta che aspettare un nuovo prodotto e soprattutto un pò di tranquillità nella line-up necessaria a far si che i ragazzi possano definitivamente affermarsi!
voto 7/10
Klaus P.

venerdì 12 settembre 2008

Jolly Rox

Settembre 2008
JOLLY ROX
Glam/Rock/Pop

I Jolly Rox sono una delle
band emergenti
più interessanti della scena Rock Fiorentina.
Originali,
ironici,
trasgressivi...
Dalla loro nascita (che non è mai stata
definita con
precisione) ad oggi, hanno cambiato varie Line-up, ma
questo non li ha
mai scoraggiati o preoccupati più di tanto!!!
Al
timone della nave c'è
Mister Joe Zalla, vero animale da palcoscenico,
musicista a 360° e
bravissimo compositore...è la voce della Band e non
potrebbe essere che
così, visto le sue eccezionali doti canore, la sua
voce è una delle più
belle e pulite che abbia ultimamente ascoltato.
Altro ormai storico
membro è il Bassista, Johnny Kyle Divo, faccia
pulita e capelli
biondissimi, è la parte più Glam della formazione.
E
infine c'è la new
entry Brian Heavy, dotatissimo batterista, motore
portante del
riuscitissimo trio e figlio d'arte, suo padre è "BUD",
singer della
"STRANA OFFICINA".
Ho avuto il piacere di vedere questa
nuovo
schieramento per la prima volta al Cray Fish Club di Prato l'11
Luglio
2008 e vi assicuro è stato un vero spettacolo!!!
Da sempre la
particolarità di questa Band è l'ambiente che riescono a creare, i
nostri giovani Rockers durante i loro concerti, appena la musica parte
ti senti magicamente catapultato nelle atmosfere Rock anni 90 e senza
accorgertene ti ritrovi a canticchiare "Twisted Room" o
"Get it Now".
Complimenti Ragazzi!!!
Rock n' Roll!!!


Ursula aka "Mandy"

martedì 2 settembre 2008

The Aesthetic project- What women can't live without


Matteo Buti e Lorenzo Pinto sono le menti deviate di questo progetto nato nel 2006 e che solo adesso vede la conclusione delle loro nefandezze..come citano nella biografia il progetto ha come fini:
Il fine primario del progetto è:
- Conoscere (biblicamente) un numero indefinito/potenzialmente illimitato di donne compiacenti (e non potrebbe essere altrimenti).

Gli obiettivi secondari sono:
1- Omaggiare film, serie televisive, web-videos particolarmente significativi per il duo;
2- Contrastare la preoccupante 0ndata di emancipazione femminile che sta prepotentemente avanzando da 40 anni a questa parte;
3- Dimostrare che il Metallo Estetico svernicia chiunque in qualsiasi genere musicale (mantenendosi in ambito Metal).

Già da questo si evince cosa ci aspetta, è infatti la voce della compianta Moana Pozzi che ci introduce il pezzo che dà il titolo all'album, grandi incroci di tastiere e chitarra per un pezzo sessualmente interessante, bè che volete fare mi son lasciato prendere.. si prosegue conThe Kazakh Truth pezzo veloce potente in cui i nostri due perversi amici dimostrano tutte le loro capacità, l'album è completamente strumentale e esclusivamente suonato dai due con l'ausilio di campionature, ma credetemi vi prenderà..La terza song è Join our army, le tastiere di Lorenzo la fanno da padrone in un tappeto sonoro davvero coinvolgente in cui il Buti dà saggi di bravura alla chitarra, vi ricordo che Lorenzo è membro (non fate battute) degli A:void e Matteo dei Subhuman e Rattle Snake. La quarta 'No'is the answer sempre introdotta da camei tratti da film in cui la donna è sempre considerata essere inferiore(non prendete sul serio tutto questo) è un'altra song potente che vi resterà impressa nella mente! The Female Inconstancy è il classico brano Heavy veloce, potente che scatenerà il vostro headbanging, e che vi farà capire ancora di più le qualità dei nostri!Si chiude con Friends of us che quasi mi ricorda all'inizio i Pink Floyd..davvero un gran brano molto intimo da ascoltare con la vostra ragazza in teneri atteggiamenti e che vi porterà all'orgasmo completo di entrambi.. scopo che credo sia quello di questo progetto, forse non per tutti ma fidatevi se vi dico che questo è davvero un gran bel disco!!
Voto 9/10

Klaus P