sabato 3 gennaio 2009

Rebel Devil-Against You (Molten Metal Productions, 2008)

Uno dei dischi più attesi del 2008, questo “Against You”, album d’esordio dei Rebel Devil, quartetto formato da Gianluca Perotti (Extrema) alla voce, Dario Cappanera (Strana Officina) alla chitarra, Ale Paolucci (ex Raw Power) al basso e Cris Dalla Pellegrina (ex Extrema, ora nei Negrita) alla batteria. Il suono dei nostri è un groove metal che paga dazio alla lezione dei Pantera in primis, ma anche allo stile “sudista” di Black Label Society. Apre le ostilità, è proprio il caso di dirlo, “The Next One”, fragorosa e carica di effetti, un vibrante mix tra Pantera, BLS e White Zombie. Sugli scudi Perotti e un “Kappa” gran maestro del riffing (nel disco ci sono pochi e brevi assolo). Seguono a ruota una massiccia “Last Yard”, il cui riff portante è CLONATO da “Starve” della Rollins Band, e la ondeggiante “Music for Dancers”, in bilico tra metal e hard and roll, come del resto “Leave All Those Behind”, brano che deve comunque molto ai Pantera. “Stay” è una ballad cupa al crocevia tra Pantera e Alice in Chains, con una prova magistrale da parte di Perotti ( la canzone è dedicata alla madre prematuramente scomparsa N.d.Klaus),il quale a mio avviso dovrebbe insistere di più su queste timbriche più rilassate. L’assolo di Cappanera ci riporta al meraviglioso sound della sua band madre, la Strana Officina. È ora il turno della title track, strisciante e morbosa, che alterna momenti di calma a rabbiose sfuriate; nel break solistico si può finalmente apprezzare il basso di Paolucci, che nel resto del disco è sacrificato sull’altare del muro sonoro innalzato da chitarra e batteria, un po’ come avviene nei lavori dei Metallica, ad esempio. “Believe Me” è forse la traccia più spiccatamente melodica e orecchiabile del lotto, dove il metal moderno si incontra con certe sonorità grunge. Quanto al cantato, vale il discorso fatto per “Stay”. Ultime menzioni per “The Fix”, 3 minuti di groove metal da battaglia (ideale in sede live), e “Not Your Own World”, epilogo che suona come un tributo ai defunti Pantera: ritmiche che martellano i padiglioni uditivi, riff assassini e voce schiumante rabbia a profusione. Un debutto molto positivo, dove l’originalità non eccelsa è compensata dalla grinta, dalla potenza e da una performance tecnica di livello internazionale. Se in futuro i RD lavoreranno di più su certe aperture melodiche in grado di conferire maggior dinamismo e particolarità al loro stile, avremo di fronte il miglior gruppo metal italiano. Gruppo, non “supergruppo”, termine abusato che, lo avrete notato, ho volutamente omesso dalla mia recensione. Stay Rebel Be Devil!
(Costantino Andruzzi)
Voto: 8/10
Contatti: http://www.myspace.com/rebeldevilband

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