mercoledì 10 dicembre 2008

Blind Horizon-The Shadowman



Comincio quest’avventura nei panni di recensore con questo “Shadowman” dei Blind Horizon, gruppo romano che dopo diverse disavventure in termini di line-up arriva solo recentemente alla promozione di questo interessante e denso demo composto da 4 tracce; lo stile di base è un death metal molto tecnico dalle venature prog, ma che mantiene sempre un carattere molto personale sebbene strizzi l’occhio volentieri a mostri sacri come i Death/Control Denied e i Cynic.
La prima traccia è Frail Thoughts Collapsed, che funge bene da polaroid del gruppo. Tre minuti di riffing complicati, melodia, death metal e le famose influenze del prog 70s di cui mi parlano nella biografia. Il rischio di molti gruppi come questi è di proporre musica molto tecnica ma senza un substrato valido di aggressività e melodia, ma i Blind Horizon vestono bene questo ruolo e in una manciata di minuti costruiscono situazioni molto varie in cui la voce isterica di Alessandro e la batteria di Marco tengono alta la tensione dell’ascoltatore.
Non si fa attendere All Souls’ Song…appena è cominciata ho pensato ai Cynic; sia per il riffing sia per i suoni. Il pezzo in questione supera i cinque minuti e la band mostra ancora di piu’ le sue possibilità tecnico-compositive, intervallando a momenti piuttosto furiosi delle aperture melodiche particolari incernierate su tempi dispari, chitarre che a volte sono distorte (ricordando passaggi alla Death del periodo Symbolic/The Sound of Perseverance) e altre volte sono pulite. In tutto ciò la voce del singer si adatta molto bene, fino ad arrivare a cantare addirittura in pulito e duettando con il sè stesso malvagio. Molto originale, piu’ convincente della precedente.
Per la gioia del sottoscritto Stream of Violence mantiene quanto promesso dal titolo e ci si sposta verso territori piu’ puramente death old school: ritmiche piu’ serrate, molta piu’ rabbia. Il cantante alterna parti in scream a parti in growl vero e proprio (che non ho trovato all’altezza degli altri stili di cantato usati sin’ora). Verso metà canzone si fa largo un assolo molto bello e intricato, sottolineando ancora una volta la bravura dei due chitarristi (Luca e Ambra).
Chiude questo demo, Shadowman traccia piuttosto lunga che riprende un po’ il discorso cominciato con la seconda zanzone: melodia e rabbia come due facce della stessa medaglia, scream-growl che duettano con voci pulite. Sicuramente molto originale e prova di grande tecnica (bellissimi i fill di basso), ma un po’ pesante per i miei gusti.
Un demo veramente impressionante, che tutti gli amanti del death possono apprezzare, specie i fan dei tecnicismi (ma non fini a sé stessi); un gruppo con bellissime idee e un grande tecnica, prodotto molto bene.
A mio avviso si tratta solo di aggiustare il tiro e rivedere qualche soluzione, ma non escludo che sia solo una mera questione di gusti personali.
Molto bella la copertina.

TeoMule

Voto 8/10

Nessun commento: