venerdì 19 dicembre 2008

Sleepy Forest – Madness Will Turn Into Thanatos

Da Lecce con furore arrivano questi Sleepy Forest, gruppo metal dalle molte facce, la cui identità si è andata costruendo negli anni dopo un passato Power-Prog; attualmente gli SF propongono una miscela di heavy metal-metalcore influenzato da una vena alternativa, se vogliamo addirittura elettronica. Il tutto è supportato da un livello tecnico-esecutivo piuttosto buono e dei suoni accattivanti. E’ un EP non facile da recensire per le luci e le ombre presenti.
Dopo un intro (forse superflua) parte Come Get Some dall’eco abbastanza classico, con un basso che si intreccia ricavandosi i suoi spazi mettendosi in risalto. E’ un continuo sali e scendi…nel bene e nel male. La canzone è accattivante, dotata di spessore e arrangiata in maniera meticolosa, ma il cantato pulito non rende, specie se comparato allo scream, risulta quasi commerciale se paragonato al resto. Sul finale spunta fuori anche un fraseggio di tastiera di Alessandro (che è il cantante) che evoca una bella atmosfera. MWTIT recupera tono con Sanity is Pain, sebbene i suoni non li trovi convincenti, in cui la componente core e alternative si scambiano di ruolo in un vorticoso continuum musicale. La melodia e l’orecchiabilità sono dalla parte loro…sperimentazione e classicità qui sono davvero miscelati bene. La traccia migliore dell’album.
La quarta traccia è 4-08-09-6 in cui all’interno di una strana atmosfera quasi claustrofobica (ricorda vagamente qualche pezzo dei Subsonica) si fa largo la voce del cantante ricordandomi tantissimo Corey Taylor degl Slipknot. Non capisco se le doppie voci sono così volutamente o meno, ma sento come una dissonanza latente che mi lascia molto perplesso. Un pezzo molto complesso, evocativo e triste…ma forse a volte la genuinità premia di piu’.
A chiudere il cerchio troviamo Yazd un pezzo live, la cui qualità audio non è eccelsa, ma basta per recensire. Una band comunque molto capace anche in live, non perfetta, ma tutti molto meritevoli (specie basso e tastiera). Un pezzo, ad ogni modo, in linea con i predenti: melodia, sperimentazione, atmosfere piu’ power-heavy in questo caso…la voce forse un po’ sottotono.
Che dire…una band con un’identità in costruzione, con le idee ancora da capire veramente, ma tanto coraggio, passione e voglia di uscire dagli schemi. Sebbene non sia un demo che si lascerà ricordare a pieno, vale la pena premiare chi persegue le sue idee in un mondo a volte troppo avezzo alle sue mode infantili.
Vediamo se col prossimo lavoro vedremo un gruppo piu’ compatto e potente.

Teo Mule

Voto:7-/10
Contatti:http://www.myspace.com/sleepyforest

Nessun commento: